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Starnuti: perchè si fanno
30 ottobre 2025

Starnuti: perchè si fanno

Lo starnuto è una di quelle azioni che tutti facciamo, ma raramente ci prendiamo un momento per riflettere su di esso. Oggi quindi ci soffermiamo ad indagare a cosa serve e perché si fa!

Quando starnutiamo, attiviamo un meccanismo perfetto, progettato per proteggere le nostre vie respiratorie. Tutto inizia con una sensazione, quella leggera irritazione al naso, un fastidio che si acuisce fino a portarci allo starnuto vero e proprio. I responsabili? Polvere, polline, fumo, profumi troppo intensi o semplicemente un brusco cambiamento di temperatura possono innescare il processo. Le terminazioni nervose della mucosa nasale inviano un segnale al cervello e da lì, parte un ordine immediato e coordinato ai muscoli del torace, del diaframma, della gola e del viso: inspirare profondamente, chiudere momentaneamente la glottide, accumulare pressione e poi liberarla.

Lo starnuto, quindi, è un atto di difesa. Serve a espellere ciò che non deve entrare, come polveri, batteri, allergeni, corpi estranei di ogni tipo, che minacciano le vie respiratorie e non è un caso che lo starnuto sia così potente: la velocità con cui l’aria viene espulsa può superare i 150 chilometri orari.

Perché istintivamente, auguriamo “salute” a chi starnutisce? Forse perché, anche se in modo inconscio, percepiamo che quel piccolo atto di espulsione è un modo per ripristinare un equilibrio, per liberare il corpo da qualcosa che non gli appartiene. È curioso pensare che dietro a un gesto così comune ci sia un meccanismo così sofisticato e se anche solo una parte di questo sistema di riflessi non funzionasse alla perfezione, lo starnuto non avrebbe la stessa efficacia, è un esempio lampante di come il corpo umano sia progettato per reagire e difendersi, anche nelle azioni più banali!

Lo starnuto, poi, è anche un indicatore. Quando diventa frequente, quando si ripete a raffica, può segnalare che qualcosa non va, come nei casi di un’allergia, un raffreddore o un’irritazione cronica. In questi casi è un sintomo a cui prestare attenzione, e che comunque ci sta dicendo qualcosa su cui soffermarci per quanto riguarda il nostro stato di salute.

C’è anche un aspetto più antropologico riguardo allo starnuto, che in effetti, dice molto su di noi. C’è chi trattiene uno starnuto per educazione o per pudore, ma questo può portare a conseguenze spiacevoli. La pressione che si accumula, se non trova una via d’uscita, può riflettersi nel corpo, causando piccole lesioni ai capillari o fastidi all’orecchio medio. Quindi come comportarsi? Ebbene, quando il corpo sente il bisogno di starnutire, è meglio assecondarlo e lasciar fare al corpo il suo lavoro.

La prossima volta che starnutisci, non pensare solo al rumore che puoi provocare e al tuo conseguente imbarazzo. Pensa che è il tuo corpo che sta lavorando per difenderti, ed è bello sapere che, in fondo, anche un semplice “etciù” è una piccola prova di quanto siamo vivi e intrinsecamente pieni di risorse.